Radio Radio vince causa contro Google: durante la pandemia tolta la monetizzazione al Canale Youtube per le opinioni espresse non allineate

La nota emittente radiofonica e televisiva italiana Radio Radio, nota per la sua indipendenza e il libero e critico pensiero, trionfa in una lunga causa contro Google dopo essere stato censurata durante il Covid-19: una battaglia legale per la libertà di espressione

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Radio Radio, emittente radiofonica e televisiva indipendente, ha sempre sostenuto il libero pensiero e l'informazione libera. Tuttavia, durante la pandemia da Covid-19, l'emittente che esprimeva forti critiche sul modo in cui le Istituzioni affrontavano il problema, ha affrontato una limitazione da parte di YouTube, il principale network di riferimento, con una censura che è durata circa due giorni. Da quel momento, Radio Radio non ha più potuto monetizzare i propri video sulla piattaforma, che è di proprietà di Google.

Di fronte a questa restrizione, Radio Radio ha avviato una lunga battaglia legale contro il gigante tecnologico. Dopo anni di contenzioso, nel mese di giugno l'emittente ha ottenuto una vittoria significativa: il tribunale ha ordinato a Google Ireland Limited di riattivare la funzione di monetizzazione sul canale YouTube di Radio Radio e di risarcire i danni subiti, riconoscendo le ragioni dell'emittente.

In una dichiarazione, Fabio Duranti legale Rappresentante  di Radio RadioSrl  ha affermato: «Non avrei mai pensato che un media di altissima reputazione, di ultra 45 anni di esperienza come noi, potesse litigare o discutere con un soggetto come Google, perché YouTube è di proprietà di Google. Noi siamo stati costretti a difendere i nostri diritti e dopo 40 mesi è arrivata una sentenza. Con questa sentenza abbiamo steso al tappeto Google perché il tribunale ha riconosciuto le nostre ragioni».

Questa vittoria è un importante esempio di come la persistenza e la difesa dei propri diritti possano portare a risultati significativi, anche contro colossi tecnologici. Il gigante web ha però dichiarato che riattiverà la monetizzazione solo «quando noi accetteremo le norme sulla disinformazione medica: ovvero non potremmo più criticare l’OMS. Peccato che, secondo la sentenza del giudice, Google dovrebbe riattivarci punto e basta», ha dichiarato Fabio Duranti di Radio Radio.