Mediglia, disastro ambientale, mille litri di olio sversati in una roggia
A denunciarlo il neo Consigliere Regionale Franco Lucente che da tempo denuncia lo stato di degrado della strada in carico alla Città Metropolitana

Le foto del disastro
La banda del turista spazzino interviene per raccogliere gli scarti
«Mille litri di olio esausto sversati in una roggia - recita un comunicato di Franco Lucente -, dopo che per più di
sei mesi Città Metropolitana non ha mosso un solo dito per recuperare la
cisterna e il barile che contenevano le sostanze inquinanti già più
volte segnalate». Si trovavano tra l’immondizia, nel parcheggio di
Vigliano, di fronte all’uscita di sicurezza della galleria della
Paullese e a pochi metri da una fermata dei pullman
come già dal mese di ottobre aveva indicato il consigliere regionale
Franco Lucente, denunciando lo stato d’inquinamento dell’ex statale 415,
insieme ai sindaci di Mediglia e Pantigliate. «Una situazione assurda –
sostiene Franco Lucente -: per quattro volte ho sottolineato il
pericolo esistente, attraverso servizi, video, reportage, l’ultima volta
solo tre settimane fa. Nonostante tutto io e tutti i cittadini ci siamo
dovuti imbattere nella lunga latitanza della Città metropolitana, che
pur avendo l’obbligo della bonifica se n’è completamente
disinteressata». Il danno si è verificato, prima che insieme agli altri
sindaci del territorio, venisse depositato un esposto alla Procura della
Repubblica proposto proprio da Lucente. «Adesso è chiaro che valuteremo
il da farsi», dichiara il consigliere regionale e sindaco di Tribiano. «Oggi ringraziamo Simone Riva, Raffaele Brattoli e Matteo Suffritti –
continua Lucente – che volontariamente, senza chiedere nulla in cambio,
hanno raccolto quel che resta degli scarti presenti a Vigliano. Parliamo
solo dei materiali che gli stessi hanno potuto recuperare, perché per
quelli pericolosi vanno seguite procedure speciali, di cui si sarebbe
dovuta occupare Città Metropolitana. Adesso, proprio per questa assenza
di Palazzo Isimbardi, le cose sono peggiorate con danni evidenti: il
liquido nero è stato svarsato nell’ambiente da qualche ignoto e andranno
adottate le necessarie attività per salvaguardare il territorio
circostante e naturalmente i cittadini che qui vivono. Speriamo - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - di non
dover aspettare ancora più di sei mesi per ottenere una risposta da
Milano».