Decessi degli anziani alla RSA di Mediglia, la Procura di Milano trasmette gli atti ai pm di Lodi, ipotesi di epidemia colposa e omicidio colposo
Alle denunce già depositate, martedì 14 aprile se ne aggiungerà una collettiva sottoscritta da 27 famigliari. La Rocca: «Non puntiamo il dito su nessuno, ma vogliamo chiarezza»

Residenza Borromea RSA di Mombretto di Mediglia
È stata aperta un'inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo sulla Residenza Borromea di Mediglia. Da quanto diramato dall'ANSA, un fascicolo, è stato aperto dalla procura di Milano, sulla base di denunce di familiari, e poi trasmesso ai pm di Lodi, competenti sulla zona di Mediglia.
I tanti decessi degli anziani in seguito al focolaio di Covid-19 scoppiato alla RSA di Mombretto e la gestione dell’emergenza, passeranno al vaglio della magistratura. Alle denunce già depositate, martedì 14 aprile si aggiungerà una maxi denuncia, sottoscritta da 27 famigliari degli ospiti della RSA medigliese. La maggior parte dei firmatari ha subito un lutto, i loro cari sono fra i 66 decessi registrati. La denuncia che l’avvocato Ilaria Ramoni ha predisposto a nome dei firmatari, sarà divisa in due capitoli: il primo, dove vengono esplicitati dei fatti accertati e circostanziati accaduti all’interno della Residenza Borromea; il secondo, racconta dei fatti sui quali la magistratura dovrà fare luce: «Non puntiamo il dito contro nessuno – spiega Leonardo La Rocca, organizzatore della denuncia collettiva -, vogliamo chiarezza per quello che è successo. Martedì depositeremo la denuncia. Non è stato facile raccogliere le firme, dato il particolare momento, ma tant’è ce l’abbiamo fatta». Leonardo La Rocca ha da poco perso il suocero di 72 anni per Covid 19, la suocera anch’egli contagiata, è guarita, doppio tampone negativo. Tutti e due contagiati, verosimilmente, andando a trovare la nonna di 94 anni alla Residenza Borromea, che grazie al cielo sta bene: «Siamo addolorati e preoccupati – continua Leonardo La Rocca -. Addolorati per tutte le persone scomparse. Preoccupati perchè non sappiamo come sia la situazione al’interno della RSA. Ogni volta che chiediamo informazioni, dalla Direzione ci rispondono :“abbiamo rispettato tutte le indicazioni che gli sono state date”. Ormai la conosciamo a memoria la risposta. Quando poi un parente chiede informazioni un po’ più dettagliate, la Direzione rimanda all’ufficio stampa».
Giulio Carnevale
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