Coronavirus, Regione Lombardia, Fabrizio Sala: «Ci dobbiamo abituare a una vita un po' diversa rispetto a quella che facevamo un mese fa»
«Alle 24 del 1 Marzo è terminato quanto disposto nell'ordinanza siglata dal presidente della Regione Lombardia e dal ministro della Salute ed entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, condiviso a livello istituzionale e con il Comitato scientifico».

Il vicepresidente Fabrizio Sala e l'sssessore al Welfare Giulio Gallera
02 marzo 2020
Fabrizio Sala commenta il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri di domenica 1 marzo.
«Cambia l'impostazione - ha specificato a il vicepresidente della Regione Lombardia - perché nel testo che fissa le disposizioni per i prossimi sette giorni abbiamo una parte che sarà relativa a tutto il territorio nazionale oltre a una parte di misure relative a tre Regioni e probabilmente due province; un'altra è riferita a quattro province oltre alla 'zona rossa' per la quale vengono riconfermate tutte quante le disposizioni già decise. Per quanto riguarda la Regione Lombardia - ha proseguito Sala - confermiamo che cinema e teatri rimangono chiusi. I musei, invece, vengono contingentati in entrata e si introduce un elemento per evitare assembramenti e distanziare di un metro le persone una dall'altra. A pub, bar e ristoranti è consentito l'accesso con limitazione di posti a sedere e distanziamento di almeno 1 metro uno dall'altro» ha ribadito Fabrizio Sala. «Una misura - ha evidenziato - riguarda in particolare le quattro province di Bergamo, Lodi, Cremona e Piacenza. Nel weekend prossimo, sabato e domenica, le medie e grandi strutture di vendita, i negozi presenti nei centri commerciali e i mercati saranno chiusi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie e punti vendite alimentari. Questo provvedimento era già presente nella nostra Ordinanza. Ribadiamo - ha rimarcato il vicepresidente Sala - che sul nostro territorio resteranno chiuse tutte le palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri sportivi e termali, eccetto le prestazioni dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). Ci dobbiamo abituare a una vita un po' diversa rispetto a quella che facevamo anche solo un mese fa - ha detto ancora il vicepresidente Sala - con l'obiettivo di assumere comportamenti che ci permettono di rallentare la diffusione del virus»
02 marzo 2020