«A San Giuliano Milanese c’è ancora molto da fare ma siamo sulla strada giusta. Rispondo a tutti, anche sui social»

Intervista esclusiva al sindaco di San Giuliano Milanese Marco Segala. dopo 3 anni e mezzo di mandato: Genia, bilancio, minoranza, social network, vandalismo, mercato, welfare, associazioni, villaggio di natale

Marco Segala

Marco Segala Sindaco di San Giuliano Milanese

L'uomo che espugnò "la rossa" San Giuliano Milanese dopo 71 anni

San Giuliano Milanese (MI), giovedì 31 ottobre 2019 - Marco Segala 31 anni, laureato in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, proclamato Sindaco di San Giuliano Milanese il  21 giugno 2016 con il 56,94% dei voti (esito ballottaggio del 19 giugno 2016), sostenuto da una Coalizione composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Lista Civica San Giuliano al Centro, è il primo sindaco in 74 anni che non appartiene al centrosinistra. A circa 18 mesi dalla fine del mandato, ha concesso un'intervista esclusiva a 7giorni.

Come sono stati questi quasi tre anni e mezzo, nel ruolo di sindaco di San Giuliano Milanese?

Sono stati anni intensi. Dal punto di vista  amministrativo abbiamo fatto davvero tanto. Se pensiamo che quando ci siamo insediati non avevamo neanche i soldi per coprire le buche, oggi abbiamo una città in cui gli investimenti pubblici sono ripartiti, i numeri del bilancio parlano chiaro, siamo riusciti a invertire la rotta in meno di 3 anni e mi pare che la città stia apprezzando: il feedback dei residenti è positivo. Certo non abbiamo la bacchetta magica, ma in tre anni siamo riusciti a risolvere tante criticità. Rimane ancora irrisolta la questione Genia. Quella è veramente la questione delle questioni, molto complicata dove  ci sono tanti interessi in gioco e in questo quadro scontiamo il fatto di essere una pubblica amministrazione. Con tutti i profili di responsabilità, non ultimo quello erariale, che dobbiamo sempre avere in mente, sia come parte politica ma anche come parte tecnica, bisogna muoversi cautamente.  È stata appena rigettata la nostra opposizione  alla pronuncia del Giudice Delegato del Tribunale Fallimentare di Lodi che, lo scorso 14 giugno, ha dichiarato inammissibili le quattro proposte di concordato presentate dall'Amministrazione relative ai fallimenti di Genia S.p.A. e delle società collegate. Oggi pomeriggio abbiamo un incontro con i legali dell’Ente per valutare se possiamo ricorrere in Cassazione. Riteniamo la via del concordato, la madre di tutte le soluzioni per Genia per non perdere il patrimonio immobiliare. Altre soluzioni che passano dall’esproprio, alla partecipazione alle aste pubbliche per riacquistare il patrimonio, pensiamo siano l'ultima spiaggia. Chiaramente chiediamo un sacrificio ai creditori come lo hanno fatto i cittadini di San Giuliano Milanese in questi dieci anni.

Nonostante Genia, il Comune di San Giuliano Milanese ha fatto un miracolo economico, ha azzerato il disavanzo tecnico con 26 anni di anticipo, come avete fatto?

Appena ci siamo insediati con l’Assessore al Bilancio Mario Grioni - con lui oltre ad aver trovato un amico ho trovato una persona competente in materia che ha preso a cuore i problemi della città –, abbiamo appurato  che i bilanci dell’Ente mostravano un segno di sofferenza cronica che non poteva essere legato solo a degli eventi straordinari come quello di Genia. Il ragionamento che abbiamo seguito ha tenuto in considerazione il fatto che se anche ho una grande sofferenza nel Bilancio, e non riesco a incassare le mie entrate ordinarie qualche problema strutturale ci sarà. Anche senza Genia, in quel momento la nostra capacità di riscuotere era terribile. Era impossibile che una città di 39mila abitanti con una grande presenza di aziende sul territorio, avesse un dato relativo al recupero dell’evasione dei tributi comunali, pari circa 60mila euro all’anno. Constata l’impossibilità di operare degli uffici interni, siamo giunti alla conclusione che dovevamo avvalerci di un concessionario esterno. Essere efficaci nella gestione delle entrate era il punto di partenza per scovare i furbetti che non pagavano. Morale in 2 anni abbiamo accertato e incassato € 3.300.000. Questo ha consentito per una serie di meccanismi della finanza pubblica , da una parte di avere più risorse in entrata, dall'altra parte di accantonare meno col fondo crediti di dubbia esigibilità, perché migliora la percentuale di incasso sui crediti pregressi. Tutto questo sta dando dei frutti sul bilancio, l’anno scorso abbiamo chiuso un bilancio che non era più in disavanzo ma in avanzo. Questo ha consentito di liberare ulteriore spesa corrente che abbiamo messo al servizio della comunità con maggiori investimenti. Abbiamo  ad esempio fatto una riorganizzazione della Polizia locale investendo sul personale.  Grazie a questi risparmi abbiamo fatto investimenti sull’illuminazione pubblica: siamo una città completamente a LED con un milione di euro di investimento sul potenziamento dell’illuminazione e di nuovi punti luce dal 2018 al 2027 per 9 anni. Abbiamo fatto quello che un buon padre di famiglia avrebbe fatto a casa sua. Un lavoro di squadra reso possibile grazie ad un clima di collaborazione e anche di fiducia nei nostri confronti che si è instaurato in Municipio. Tutti i dipendenti comunali, i dirigenti, i funzionari, gli impiegati, gli operai, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, si sono resi disponibili a tutte le ore. Qui a San Giuliano Milanese abbiamo grandi professionalità e dedizione al lavoro, ho trovato gente veramente in gamba e sono orgoglioso di tutti quanti. C’è ancora molto da fare ma siamo sulla strada giusta.

In controtendenza con altri comuni del Sud Est Milano dove la Giunta punta sempre il dito sulle amministrazioni precedenti, voi fin da subito avete guardato avanti, ci spieghi il vostro approccio?

Io credo di essere stato eletto per decidere la città che sarà, dove eravamo lo sapevamo.  Eravamo in una situazione disastrosa. Lo abbiamo detto quando abbiamo fatto delle scelte. Ma dopo di ché noi siamo stati eletti per migliorare la nostra città e eventualmente i cittadini ci rivoteranno valutando quello che abbiamo fatto, non quello che abbiamo detto contro gli altri. 

Come sono i rapporti con l’opposizione?

Abbiamo dei rapporti personali ottimi, e in Consiglio comunale non abbiamo problemi. Naturalmente ci sono delle sedute più calde di altre, fa parte dei differenti ruoli, maggioranza/opposizione. Però abbiamo visto votare anche dall’opposizione il Bilancio consuntivo che è l’atto principe di un’amministrazione. Abbiamo avuto attestati di Stima dal Gruppo consiliare di Sel per come gestiamo il bilancio. Il confronto è sereno e molto civile, democratico, e rispettoso dei ruoli. A volte ci sgridano perché dettiamo l’agenda, ma questo credo che faccia parte del nostro compito.

Anche le Commissioni lavorano bene?

Non abbiamo mai portato in Consiglio comunale qualcosa che non sia passato dalla Commissione competente. Abbiamo approntato il nuovo statuto del Comune che era fermo dal 2009, è arrivato in Consiglio comunale ed è stato votato al’unanimità. Tutti gli altri regolamenti sono passati a larghissima maggioranza. L’unico che ha registrato i voti contrari dell’opposizione è il regolamento di Polizia Urbana che diciamolo, è quello un po' più politico, dove ovviamente ci sono posizioni differenti fra sinistra e destra.  

Sindaco lei ha sorpreso gli addetti ai lavori, ha un rapporto speciale con i suoi cittadini,  non si risparmia a rispondere alle loro istanze sui social network, riesce sempre a calibrare le sue risposte in modo costruttivo, qual è la sua filosofia sull’argomento?

Oggi solo il sindaco e il governatore della Regione  vengono eletti direttamente dai cittadini. Il sindaco è il riferimento più diretto. Io ho fatto la scelta di comunicare con i cittadini di San Giuliano Milanese anche attraverso i social network. Non ci si può pertanto limitare a postare notizie sulla propria pagina dove, uno se la canta e se la suona da solo. Se un cittadino fa una domanda in modo garbato su qualche gruppo mi sento in dovere di rispondere. Ho scelto di fare il sindaco e voglio stare vicino ai  miei cittadini,  mi piace rispondere anche con i fatti e non solo con le parole.  Sono ben contento di aiutare qualche cittadino, quando mi chiede qualcosa che posso fare; mi  prendo l’impegno a realizzarlo. Se non posso farlo, spiego anche perché. Non ho la bacchetta magica, ma credo sia importante usare i social, non solo per lodarsi. Io vado anche a commentare sotto i post di altri gruppi politici, sono orgoglioso delle nostre idee.

Contro il vandalismo dilagante, che questa città sta subendo, quali sono le carte che un’amministrazione può giocare?

Per combattere il vandalismo bisogna amministrare avendo l’idea del bello, quando si fanno gli interventi con i lavori pubblici, bisogna tenere sempre presente l’armonia degli ambienti affinchè diventino attraenti, e che sia  gradevole frequentarli. Se un’amministrazione comunale fa un intervento funzionale e bello anche i residenti del luogo avranno più cura del posto.
Dopo di ché dobbiamo intervenire sui vandali, che molto spesso sono ragazzi italiani di buona famiglia. Dobbiamo isolarli, e grazie alle segnalazioni dei cittadini quelli di via Cavour li abbiamo già individuati e le indagini su quelli di via Toscani a breve ci consentiranno di individuare gli altri colpevoli che a quanto pare sono minorenni. Una volta individuati non abbiamo altra scelta che denunciarli e chiedere i danni costituendoci come parte civile. A me piacerebbe molto incontrarli e spiegare loro le conseguenze delle loro sconsiderate azioni. Quando rompono una panchina, o un gioco per bambini,  per sostituirli innescano un iter dispendioso per tutta la comunità: la burocrazia, l’impegno di spesa, la determina, l’aggiudicazione, l’impegno di risorse economiche pubbliche.


Grande prova di democrazia quello del mancato spostamento del mercato di via Campoverde?

Ne ho preso atto, in un momento storico dove un voto di poche persone su una piattaforma online decide i destini di un governo e di un'intera nazione, a San Giuliano Milanese per decidere di spostare un mercato, hanno votato circa 800 persone su 28mila, non potevo non tenerne conto. Però li si è voluto speculare, qualcuno ha pensato che avessimo degli interessi per dei presunti interventi urbanistici li adiacenti, e con questa decisione abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra assoluta indipendenza. Mi spiace che si  sia persa un'occasione per difendere una dislocazione che non è ottimale,  comunque in questa variazione bilancio metteremo le risorse per commissionare uno studio sul piano di sicurezza di quel mercato. L’anno prossimo finanzieremo gli interventi necessari. A controprova che il problema sicurezza non era inventato.

Welfare e servizi sociali, momenti difficili?

Noi oggi abbiamo cessato di far venire le persone in comune a chiedere solo un contributo economico. Noi cerchiamo di aiutare le persone a risolvere i loro problemi. Pur non avendo case da assegnare non facciamo dormire in macchina nessuno. Abbiamo attivato i tirocini formativi per 100 mila euro. Aiutiamo così numerose persone dislocandole nel Comune per i più svariati compiti. Evitiamo contributi a fondo perso e chi prende qualche sussidio, comunque fa dei lavori socialmente utili. Cerchiamo di restituire la dignità alle persone, dandogli il rispetto. Ogni anno integriamo e aumentiamo la spesa sociale. È importante riuscire ad ascoltare i nostri cittadini, e anche nelle situazioni più difficili non mandiamo mai avanti i funzionari, ma ci mettiamo la faccia. Io e l’assessore Nicolai siamo parte attiva del processo, non ci nascondiamo mai.

Come è il rapporto con le associazioni del territorio?

Spesso si ha l’idea che una Giunta di centrodestra veda in cagnesco il mondo associativo. Quanto di più falso si possa affermare. La prova di tutto questo è il rapporto speciale che il nostro comune ha con le associazioni del territorio. Ogni anno nelle cene di solidarietà riusciamo a battere i record di raccolta degli anni precedenti. Abbiamo istituito la festa delle associazioni, che è arrivata alla terza edizione. Siamo arrivati alla terza edizione anche con la festa delle associazioni sportive. Abbiamo  creato una rete, con la quale attraverso le consulte che abbiamo rivitalizzato, manteniamo un rapporto costante. In più abbiamo stanziato delle risorse  contro il femminicidio e la violenza sulle donne e abbiamo ospitato la Mostra Donne a Perdere, di Carla Bruschi e Barbara Sanaldi. La denuncia delle due artiste ha dato il via ad un progetto sulle panchine rosse, condiviso con le associazioni. Stiamo installando 17 panchine con l’opera di Carla Bruschi in tutta la città. Con Assemi abbiamo attivato La casa delle Donne, un luogo che accoglie, ascolta e sostiene donne che subiscono violenza.

Grande attenzione agli eventi natalizi, dal 7 dicembre al 6 gennaio, cinque week end di iniziative per famiglie in Piazza Italia al Villaggio di Natale?

Si proprio così. Per due anni avevamo lanciato l’idea del Capodanno in piazza, con una settimana di eventi più tante piccole risorse, per quest’anno invece abbiamo pensato di concentrare il grosso degli eventi in Piazza Italia, ci saranno anche dei momenti satellite. E continuiamo a riempire San Giuliano Milanese  con 220 fili di luminarie.

Giulio Carnevale

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