Nasce il Comitato No Stadio a San Donato Milanese

Il sodalizio è aperto a tutti i cittadini, residenti e non residenti, che si dichiarano contrari alla realizzazione dello stadio del Milan presso l’area San Francesco. «Sarà punto di riferimento e di stimolo per le tante iniziative a difesa dell’ambiente e del territorio»

È nato il Comitato No Stadio a San Donato Milanese. L’idea è nata a seguito delle tante raccolte firme che, nelle scorse settimane, si sono tenute in città a supporto della petizione No Stadio. «Il Comitato nasce appositamente senza alcun simbolo di partito, lista civica, comitato cittadino o associazione commentano gli organizzatori -, proprio perché si pone come obiettivo prioritario quello di aggregare attorno a sé il maggior numero di cittadini, disponibili a dare una mano per vincere una partita tutt’altro che semplice: scongiurare l’arrivo dello stadio della società AC Milan a San Donato Milanese e convincere l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Squeri che alla nostra città non serve uno stadio per la serie A e la Champions League, ma la piena funzionalità dei nostri centri sportivi comunali, delle palestre e delle piscine». 

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Hanno accettato il ruolo di referente cinque cittadini sandonatesi, cioè Annalisa Molgora, Iris Balestri, Innocente Curci, Giorgio Bianchini e Marco Menichetti, che fungeranno da anello di congiunzione tra i volontari, le associazioni del territorio, l’amministrazione comunale e gli organi di informazione, con compiti di coordinamento, comunicazione, organizzazione delle iniziative e raccolta di materiali di approfondimento e casi studio. «Ho scelto di vivere a San Donato perché era diversa da tante altre città dell’hinterland milanese: tanto verde fruibile e serviziafferma Iris Balestri, ingegnere, sandonatese da circa 20 anni -. La costruzione di uno stadio ci priverebbe di un importante polmone verde e snaturerebbe completamente la città, che sarebbe presa d’assedio da decine di migliaia di persone, buona parte delle quali in auto. Dobbiamo fare tutto il possibile per difendere San Donato e mi metto a disposizione perché voglio dare un futuro alla nostra città e a mio figlio adolescente». Secondo Giorgio Bianchini, storico ambientalista e tra i primi promotori del Parco Agricolo Sud Milano «l’area San Francesco è tutt’altro che un luogo degradato e da bonificare. È un’area verde con funzioni tampone e di mitigazione ambientale alle porte di Milano, a poca distanza dalla famosa abbazia di Chiaravalle. In pochi lo sanno, ma quest’area presenta all’interno del suo perimetro una piccola ma preziosa zona umida che verrebbe del tutto cancellata». 

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I referenti sostengono che, seppur l’idea di un mega-complesso sportivo e commerciale sia già propagandata come la panacea a tutti i problemi della città, in realtà sono tantissimi i cittadini che stanno esternando il proprio disaccordo ed evidenziando forti preoccupazioni. «Lo testimonia la raccolta firme a supporto della petizione ufficiale No Stadio – sottolineano -: l’obiettivo minimo era di 300 firme di cittadini maggiorenni residenti, ma in poche settimane si è già raggiunta la cifra record di 1.300 adesioni». Il comitato promuoverà una serie di iniziative per continuare ad informare sui rischi e le criticità che la costruzione di uno stadio di proprietà sull'area di San Francesco comporterebbe, e contrasterà tale eventualità con iniziative di protesta e in tutte le forme possibili previste dalla legge.