Raddoppio Paullese: dopo il rallentamento delle ultime settimane, i lavori sono pronti a ripartire

Il completamento del ponte sulla Muzza ha subìto uno stop forzato a causa del consistente aumento dei prezzi

Il nuovo ponte sulla Muzza

Il nuovo ponte sulla Muzza

Città Metropolitana di Milano rassicura circa l’imminente ripresa dei lavori di completamento del nuovo ponte sulla Muzza, nell’ambito della realizzazione del raddoppio della Paullese attualmente in corso. Ad annunciarlo è stata in questi giorni Daniela Caputo, consigliere delegato dell’ex Provincia a Infrastrutture e Metrotranvie. Caputo ha fatto sapere che relativamente all’appalto per la riqualificazione della Paullese tra Pantigliate e Zelo Buon Persico, contrattualizzato per oltre 22mln di euro, al momento è stato raggiunto il 68% di completamento, con regolare pagamento dei relativi stati di avanzamento dei lavori da parte della stazione appaltante (cioè Città Metropolitana di Milano) alla ditta appaltatrice dell’opera. Tuttavia, a complicare le cose, è subentrato il cospicuo rincaro dei prezzi registrato negli ultimi due anni, che ha indotto Città Metropolitana a inoltrare al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti tre richieste di accesso al fondo per l’adeguamento dei prezzi. «Ad oggiha spiegato Caputo - è pervenuta solo una parte di questi pagamenti con la conseguenza che l’Impresa è ancora in attesa di ricevere una parte importante delle somme riconosciute per l’adeguamento prezzi. Questa situazione ha fatto sì che le attività di cantiere, dopo la pausa estiva, abbiano subìto un rallentamento per la contrazione delle risorse in campo». Tuttavia, a seguito di rassicurazione del Ministero circa l’imminente saldo di una ulteriore tranche di pagamenti, l’impresa ha fornito garanzie circa il prosieguo dei lavori. «Siamo quindi fiduciosi che l’opera - ha concluso Caputo -, dopo questo momento di stallo, possa riprendere a pieno regime con l’obiettivo di terminare i lavori in tempi celeri». Si stima quindi che il viadotto possa essere inaugurato entro l’autunno, per concludere poi l’intero raddoppio entro il 2024.